Fattore C
Elisa Zadi, Satus-Tempora
Cèramica 2023 – La macchina del Tempo
16-17-18 giugno
Montelupo Fiorentino
Torna l’evento dedicato alla ceramica in uno dei distretti più significativi d’Italia, Montelupo Fiorentino. Appuntamento dal 16 al 18 giugno con la 30esima edizione del festival Cèramica, che propone il meglio della produzione tradizionale e contemporanea.
Ad animare le strade del paese e i più importanti centri espositivi e di produzione un articolato programma legato alla ceramica, rideclinato attraverso mostre, installazioni site specific, eventi, residenze e scambi internazionali, workshop e laboratori, botteghe aperte, attività performative.
Il filo conduttore di Cèramica 2023 è “La Macchina del Tempo”.
La manifattura di Montelupo ha caratterizzato infatti la vita della comunità dal 1200 fino al presente, e il tempo diventa la leva di valorizzazione di tutte le componenti che costituiscono il “sistema ceramico Montelupo”. Fra le mostre proposte durante il Festival troviamo Fattore C – ceramica negli spazi urbani, a cura di Benedetta Falteri, Lorenza Camin, Alessio Ferrari. Attraverso una call sono stati selezionati interventi sul tema della manifestazione, realizzati da artisti contemporanei che intervengono negli spazi del borgo.
La location assegnata ad Elisa Zadi per l’opera Satus-Tempora è il piano terra della Fornace Cioni-Alderighi – Fornace Red 1509, una fornace di epoca pre-industriale, addossata alle mura trecentesche di Montelupo, che è entrata a far parte del percorso museale.
Il fuoco, legato al mistero che si rivela dal mito della caverna di Platone, alla fascinazione della scoperta della luce che illumina l’oscurità, ma anche al sublime che seduce e allo stesso tempo sconfina nel pericolo di distruzione. La luce delle candele rimandano a una dimensione ancestrale e sacra che Elisa Zadi ha esplorato attraverso questa installazione pittorica site specific. L’artista utilizza infatti degli elementi trovati in loco per astrarre il senso archetipico degli elementi naturali e avvalorare la sua idea di legame imprescindibile e instabile fra uomo e natura: Satus-Tempora, simboleggia il trascorrere inesorabile del tempo, che consuma, brucia, ma anche illumina. L’opera si presenta come una sorta di percorso simbolico che può essere contemplato in una visione immersiva all’interno della suggestiva Fornace. L’installazione presenta una serie di opere pittoriche raffiguranti gli elementi naturali e l‘uomo simbolicamente rappresentato dall’autoritratto dell’artista.
Nella foto Elisa Zadi Satus-Inizio, installazione pittorica, 2022, olio su tessuto, pietre, candele e terra, cm 250x400x180 variabile
Informazioni:
Cèramica 2023 è “La Macchina del Tempo” 16, 17 e 18 giugno, Montelupo Fiorentino
Elisa Zadi Satus-Tempora, Fornace Cioni Alderighi, via Giro delle Mura 70, 50056 Montelupo Fiorentino
Orari: 16 giugno 18.00-24.00; sabato e domenica 10.00-13.00 / 14.00-18.00
Telefono: 0571 1590300
ingresso gratuito
https://montelupoeventi.it/2023/04/20/le-mostre-in-programma/; https://zadielisa.blogspot.com/2023/06/satus-tempora.html
Il lavoro di Elisa Zadi esplora le questioni della femminilità, dell’identità e dell’appartenenza attraverso l’autoritratto. Il suo percorso si sviluppa indagando la connessione fra uomo e natura sia in senso introspettivo che antropologico e simbolico. Artista poliedrica si occupa di pittura, installazione, performance e poesia.
La nuova serie di opere nominata “Mondi Possibili” nasce nel 2020 e trae ispirazione da Gottfried Wilhelm Leibniz e ai “mondi possibili” intesi come idee perfette nella mente di Dio e come ricerca di Verità. “Le verità di fatto sono contingenti, libere e vere solo nel mondo possibile che esiste. Le infinite verità si manifestano, a volte si fanno trovare, altre dobbiamo capirle, giudicare se queste sono vere, autentiche. La mia arte cerca la Verità, la migliore possibile a me concessa”.
“Satus”, parla di figure che tentano una relazione, fra di esse e con la natura, cercano di far parte di una realtà, ahimè fluida, inafferrabile, in continuo cambiamento e movimento, come sostiene Bauman. Questo è reso da sovrapposizioni pittoriche che simulano le molteplici percezioni della realtà mutevole, alludono all’elemento acqua come liquidità fisica e psichica e si costituiscono di una pittura che si crea per trasparenze, dissolvenze, apparizioni e materializzazioni coloristiche. Fra presenza e assenza cerco di perseguire una ricerca di “perfezione come bellezza” che nel contempo mi incanta e mi sfugge, mi seduce e trasporta; a volte l’immagine si rivela cruda e diretta, disillusa, altre volte velata o nascosta, ma sempre facente parte del reale. “Voglio che la mia pittura sia chiara e leggibile come una scrittura, per questo lascio visibile ogni passaggio disegnato, pittorico o preparatorio all’opera, che ultimamente si manifesta in sovrapposizioni e trasparenze“.
Fra le principali partecipazioni artistiche si ricorda Cara Enfanta presso il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato, Bau-tredici presso GAMC Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Viareggio, Vitamine- tavolette energetiche presso il MART Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Rovereto e Museo Novecento di Firenze, Looking for Monnalisa presso Castello Visconteo e Palazzo Broletto di Pavia; fra i numerosi Premi si ricorda la selezione Premio Combat e Premio Cairo Arte nel 2015, la Residenza Terra Madre, Il Premio Limen 2014 e il Premio Casorati nel 2008. Vince numerosi concorsi letterari fra cui Maresca Giovani, il Premio Renzino con la poesia “Montagna incantata” e il Premio Danilo Masini che la inserisce nell’antologia Poeti italiani del nostro tempo. Di recente la Fondazione del Premio Mario Luzi ha selezionato alcune sue liriche per la pubblicazione dell’Enciclopedia di poesia contemporanea 2021. Nel 2021 pubblica con Polistampa la sua prima silloge poetica “Il profumo del Giglio”.
Elisa Zadi è nata ad Arezzo. Si diploma come Maestro d’Arte e successivamente ottiene con il massimo dei voti la Maturità d’Arte Applicata in Moda e Costume Teatrale presso l’Istituto Statale d’Arte Piero della Francesca di Arezzo. Lo stesso anno si iscrive alla Facoltà di Lettere che lascia due anni dopo. Nel 2007 si diploma con lode in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze con una tesi su Sergio Vacchi; dal 2007 al 2009 lavora nella stessa cattedra come “Assistente Tecnico di Laboratorio”. Nel 2009 si abilita all’insegnamento delle Discipline Pittoriche tenendo attualmente la cattedra presso il Liceo Artistico Porta Romana di Firenze. Nel 2010 ottiene con lode il Master di II° livello in “Architettura e Arti Sacre” presso l’Università Europea di Roma. Dal 2013 viene segnalata fra gli artisti emergenti nel Catalogo dell’Arte Moderna edito da Mondadori. Dal 2018 collabora con l’Università UEL di Firenze. Attualmente vive e lavora a Firenze.