Il fuoco, legato al mistero che si rivela dal mito della caverna di Platone, alla fascinazione della scoperta della luce che illumina l’oscurità, ma anche al sublime che seduce e allo stesso tempo sconfina nel pericolo di distruzione. La luce delle candele rimandano a una dimensione ancestrale e sacra che Elisa Zadi ha esplorato attraverso questa installazione pittorica site-specific. L’artista utilizza infatti degli elementi architettonici trovati in loco per astrarre il senso archetipico degli elementi naturali e avvalorare la sua idea di legame imprescindibile e instabile fra uomo e natura: Satus-Inizio, l’iniziazione di un qualcosa di nuovo, è questo il messaggio nei confronti della natura che Elisa vorrebbe instillare in noi, ricreando una sorta di percorso visivo che diventa un paesaggio-altare che può essere contemplato in una visione immersiva. L’installazione presenta una serie di opere pittoriche raffiguranti gli elementi naturali e l ‘uomo simbolicamente rappresentato dall’autoritratto dell’artista: ogni opera è allestita sfruttando elementi architettonici ed è illuminata a candela.