La Natura è generatrice, Madre per archetipo e in questo senso l'associazione al corpo femminile è sorta spontaneamente. Le piante che scelgo sono spesso selvatiche, rustiche e resilienti, a volte dall'aspetto contundente, sono protezione ma anche estensione di una sofferenza, una minaccia che rende tutto instabile e precario; c'è sempre un qualcosa di sinistro sigillato da una metafisica onirica di una dimensione che sembra perfetta e ideale ma che in verità porta con sé la precarietà della realtà contemporanea che stiamo vivendo.