Dopo il successo di critica e di pubblico riscosso con la “Cara Enfanta”, l'installazione pittorica interattiva presentata in anteprima presso il Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato, Elisa Zadi si propone con un'altra impresa performativa, scultorea stavolta, intitolata “Secretum” e curata da Marco Palamidessi. La preziosa occasione sarà, nel contesto della rassegna Biblioart, la nuova tappa di “Vitamine - tavolette energetiche” il progetto itinerante che raccoglie 466 opere di piccolo formato (10×15 centimetri), provenienti dal prestigioso Archivio Carlo Palli di Prato. Domenica 3 aprile, dalle 15 alle 19, presso Villa Caruso-Bellosguardo, nel Comune di Lastra a Signa, verrà inaugurata la mostra a cura di Laura Monaldi, alla presenza di Carlo Palli, del Sindaco Angela Bagni e dell’Assessore alla Cultura Stefano Calistri, nonché dei curatori, direttori di musei, performer e musicisti. “Secretum” è un'installazione scultorea interattiva che, ispirata all'archetipo dell'oracolo, si presenta composta da due elementi-colonna che si fronteggiano, enigmatici e solenni; queste strutture, di differenti altezze, hanno la forma di piramidi tronche, che volutamente rimandano alle strutture degli obelischi. La colonna più bassa costituisce il piedistallo di un vaso in terracotta, che contiene i galbuli, frutti tondeggianti del cipresso, pilastro fra la terra e il cielo, pianta simbolo dell'immortalità che nella Grecia antica era associata ad Apollo e Artemide. L'altra colonna, più alta, costituisce il corpo dell’oracolo vero e proprio e sostiene nella sua estremità una scultura bronzea che ritrae il volto di una Dea misteriosa e che ha per basamento quattro piedi di leone in terracotta, metafora della forza divina. Nella parte alta del piedistallo troviamo un braccio di legno che si articola nelle due estremità, in cui sono accese due candele a illuminare il volto-scultura dell’oracolo, posto a testimoniare l'evento e soprattutto la reazione di ogni spettatore al momento del responso. Ponendosi come tramite fisico fra l'interiorità segreta dell'uomo e il suo desiderio di realizzarsi, quest'oracolo si compone di un basamento diviso a metà, una parte dedicata alla risposta affermativa e una a quella negativa. Solo interagendo con l’installazione, prima raccogliendo il galbulo prescelto dal vaso e poi transitando lentamente verso l’oracolo, inserendo la pigna e la domanda interiore nella fessura che si trova a metà colonna, il consultante avrà, come davanti a una sorta di “bocca della verità”, un responso immediato e visibile ai piedi dell’oracolo stesso. Se l'ambiguità delle risposte degli oracoli era un tempo la loro caratteristica principale e costante, la peculiarità di questo oracolo contemporaneo è di pronunciare un vaticinio che potrà essere soltanto positivo o negativo per ciascuna domanda posta intimamente. “Conosci te stesso” è, anche stavolta, l'esortazione a indagare e indagarsi sul senso dell'esistenza. Il segreto è ciò che rimane, ciò che vive tra noi e l'oracolo, lo specchio invisibile del nostro destino.