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Published by Elisa Zadi at 9 Gennaio 2021
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    Psyche-Gohei


    Psyche-Gohei, 2016, olio su tessuto, specchi, carta e corda, diametro 700 cm variabile


    Parco Mediceo di Villa Demidoff, Firenze



    "Psyche-Gohei"

    dentro è oltre


    Il progetto di Elisa Zadi intende far riflettere i partecipanti su due tematiche a lei particolarmente care: l'introspezione psicologica e la sacralità dell'albero. Psyche, oltre che anima, era il nome che nel periodo rinascimentale individuava lo specchio posto nella stanza privata; i gohei, invece, sono delle decorazioni cartacee che in Giappone vengono messe a omaggiare gli alberi-kami, alberi centenari e quindi sacri. Come da tradizione orientale, l'opera si presenta come una corda-circonferenza da installare al tronco dell'albero prescelto: questa si compone, ad intervalli ritmati, da piccoli autoritratti su tela eseguiti allo specchio, dagli specchi-psyche che riflettono la luce e i volti dei partecipanti alla performance, e dai gohei contenenti messaggi dedicati. Scrive Marco Palamidessi, curatore dell'evento: “In questa nuova azione performativa di Elisa Zadi, concettualmente penetrante, gli elementi vengono simbolicamente e fattualmente a incontrarsi e a convivere, pur appartenendo a due culture e filosofie lontane nel tempo e nello spazio, come quella greco-occidentale e quella nipponico-orientale. L'artista riesce con semplicità ad unirli in un'opera che vuole essere universale, superando ogni distanza culturale e geografica, ricordandoci la nostra natura di esseri viventi composti dai medesimi elementi. Chiamato ad avvicinarsi, l'osservatore entrerà in contatto non soltanto con gli autoritratti, frutti figurativi derivati dall'indagine pittorico-introspettiva che molto ha contribuito a definire la personalità di Elisa Zadi nel panorama contemporaneo, ma avrà modo di confrontarsi con se stesso. Fondamentale è lo spazio naturale dove l'esperienza avverrà, il bosco, uno dei luoghi sacri ed animati per eccellenza. Si dice che se non vai nei boschi, se non sai abbandonarti alla Natura con libertà e coraggio, nulla in verità potrà succedere mai e la vita non avrà un vero e proprio inizio. Lo stesso si può dire per l'Arte in sè, che è il modo più alto e intenso per conoscere noi stessi”.

    Parco Mediceo di Villa Demidoff 22 giugno 2016 - Firenze

    http://zadielisa.blogspot.com/2016/09/elisa-zadi-e-i-patriarchi-nel-parco-di.html



    A pochi chilometri da Firenze c'è l'oasi verde del  Parco di Pratolino. Fra prati, boschi e laghetti, uno dei parchi più grandi della Toscana e dal 2013 riconosciuto patrimonio mondiale dell'Umanità dall'Unesco. Voluta da un Medici, Francesco I, che ne fece un parco delle meraviglie, è conosciuta come Villa Demidoff dalla famiglia di industriali di origine russa che l'acquistò nel 1872. La splendida Villa che fu fatta edificare nel Cinquecento non esiste più; il parco arricchito di giochi d'acqua, labirinti, automie grotte artificiali è stato spogliato nei secoli delle sue opere. Ma resta l'incanto di una natura possente, con grandi spazi verdi, fitto bosco, i prati, oltre alle "meraviglie" che ancora lo popolano, dal Gigante dell'Appennino, opera del Giambologna, alla grotta di Cupido, dalla fontana del Mugnone alla cappella, progettata da Buontalenti nel 1580.


    Bosco dei Poeti 15 maggio 2016 - Verona

    http://zadielisa.blogspot.it/2016/04/psyche-gohei.html   



    Il Bosco dei Poeti è un luogo eletto per la mente e per lo spirito, nonchè uno dei musei a cielo aperto più importanti del Belpaese. È infatti una via immersa nel verde con poesie, opere e disegni di artisti italiani e internazionali, fra cui Alda Merini, Maurizio Cattelan, Arturo Schwarz, Nicola De Maria, Luigi Ontani, Ezra Pound, Mario Rigoni Stern, Sarenco, Edoardo Sanguinetti, Toti Scialoja, Andrea Zanzotto, Patrizia Cavalli, Nanni Balestrini, Mauro Dal Fior, Jakob De Chirico, Laurina Paperina e molti altri. Ad aprire il percorso, una poesia donata da Papa Giovanni Paolo II Karol Wojtyla, incisa su pietra; accanto, un pensiero scritto da Sua Serenità Altissima il Dalai Lama, infine due grandi pietre realizzate dall'artista francese Ben Vautier.



    Psyche-Gohei
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