"La Monna Lisa cammina, viaggia, nei suoi paesaggi di montagne e di fiumi che vanno a rendere fertili le pianure, come quelli che le sono alle spalle. Per questo Elisa Zadi ha realizzato delle scarpe, le ha create per noi per attraversare il tempo che ci separa dai personaggi storici che appaiono sempre più come elementi di una pellicola che si rinnova nel tempo, senza mai interrompersi."
“Monna Lisa Shoes” fa parte di una serie di opere da me proposte che nasce dalla volontà di confronto con alcune opere celebri; un tentativo sul proseguo del fare artistico contemporaneo in relazione al nostro patrimonio culturale.
Ho pensato di rendere omaggio a Leonardo, in occasione del cinquecentenario dalla sua morte, prendendo in considerazione una delle sue opere più popolari: la Gioconda. Personalmente, il fatto che più mi ha incuriosito osservando questa opera è stato pensare a cosa potesse esserci oltre quell’immagine che Leonardo a scelto di mostrare: cosa c’è proseguendo in quel paesaggio? Come può continuare la veste della donna al di sotto di quell’inquadratura sapientemente ritagliata? E che tipo di scarpe avrebbe potuto indossare la Monna Lisa?
L’idea è quella di proporre un’opera che si ispiri a delle scarpe dell’epoca, calzari che secondo me, potrebbero essere stati realmente indossati dalla Monna Lisa e che si chiamano “Pianelle”. L’opera prende quindi vita partendo da una ricerca storica sui calzari e imitandone l’estetica. Il supporto ligneo sagomato per la creazione di “Monna Lisa Shoes” è stato attentamente tagliato e dipinto ad olio riproducendo il paesaggio presente dietro il ritratto dell’opera leonardiana. I colori alleggeriti nella cromia, sono freschi come le stagioni a cui l’opera è dedicata.
Il desiderio è quello di incuriosire lo spettatore e fornire una chiave interpretativa immaginifica e alternativa di un’opera tanto popolare, ma che riveli ancora una diversa possibilità interpretativa.